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HIDE

Rallegrati!

Oggi celebriamo la domenica Laetare , un giorno di festa gioiosa, un giorno per rallegrarci nell'austero periodo della Quaresima. È u...

Oggi celebriamo la domenica Laetare, un giorno di festa gioiosa, un giorno per rallegrarci nell'austero periodo della Quaresima. È un giorno per gioire. E per questo abbiamo iniziato con l'antifona d'ingresso "Rallegrati, Gerusalemme, e voi tutti che l'amate, riunitevi. Esultate e gioite, voi che eravate nella tristezza: saziatevi dell'abbondanza della vostra consolazione."

Un tempo quella di oggi si chiamava anche domenica rosa perché le rose d'oro inviate dai Papi ai sovrani cattolici erano benedette in quel giorno, o anche perché l'uso di paramenti color rosa, piuttosto che viola, è permesso in questo giorno. Ma c'è un significato molto più profondo del perché dobbiamo rallegrarci nel mezzo della Quaresima.

Innanzi tutto perché la Pasqua, Il giorno in cui commemoriamo la risurrezione del nostro Gesù Cristo è vicino. Il giorno in cui Gesù risuscitò dai morti, anche la nostra umanità fu sollevata e salvata dallo stato di peccato.

La prima lettura ci fornisce una narrazione di come il Signore non ha mai dimenticato Israele, e le parole dei profeti si sono avverate. Questa è una ragione per rallegrarci. Chi non sarebbe felice di essere liberato, di essere totalmente libero? Tornando alla nostra vita, immagino che i popoli della Siria, del Congo, del Sud Sudan e di molti altri paesi la cui popolazione soffre di guerra e terrorismo, sarebbero nella gioia se la guerra finisse e regnasse la pace. Speriamo che quel giorno verrà. Nel frattempo, continuiamo a pregare per la pace.

Inoltre, è giusto che ci rallegriamo perché la celebrazione di Dio che invia il suo unico figlio a mostrare il suo grande amore per noi è molto vicina. E ancora dobbiamo rallegrarci per ciò che ci dice il Vangelo. Dobbiamo rallegrarci anche se siamo in Quaresima perché Dio ha mostrato come ci ama, continua ad amarci, ci tiene nella mente e nel cuore nonostante i nostri peccati e fallimenti. Ci ha dato il suo unico Figlio, affinché chiunque crede in lui non muoia, ma abbia la vita eterna.

Non ti affliggere quando scopri che qualcuno ti ama. Non hai avuto una sensazione di gioia quando il tuo partner ti ha detto per la prima volta che lui o lei ti ama? Non ti senti certo triste quando qualcuno si è sacrificato per il tuo bene, per farti felice e migliore. È un momento di gioia, di felicità.

La Pasqua è come il giorno in cui le madri partoriscono dopo aver portato nove mesi il bambino nel loro grembo, soffrendo.  Ad un parto doloroso, fa sèguito un sorriso, lacrime di gioia che scaturiscono dagli occhi, vedendo il bambino vivo appena nato.

La quaresima ci insegna a resistere quando attraversiamo una situazione difficile nella vita, quando abbiamo problemi in famiglia, quando viviamo da soli in casa, attraversiamo una crisi finanziaria, lo sgomento che ci pròvoca la politica, i debiti, ecc ... Nonostante tutto questo, non dovremmo mai perdere la speranza. C'è motivo di rallegrarsi. Perché Dio non ci abbandona mai e non ci trascurerà mai. Poiché siamo la sua opera, santificata e redenta da Gesù Cristo, come ricorderemo nella Pasqua.

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